di Beatrice Fiaschi
"Contaminazioni" è una libreria. È un bistrot. È un'enoteca. È un luogo di ritrovo. È un idea originale. È qualcosa che in periferia in genere manca. È un'atmosfera rilassante. È un clima amichevole e raccolto. È un luogo per tutte le età. È di classe ma familiare. È uno spazio dal sapore libresco, a tratti ebbro. È una pagina di un romanzo di Zafon, coi suoi continui chiaroscuri di librai dediti e istruiti.
Un luogo che può regalare molte emozioni e molte possibilità, che presenta il connubio vincente tra libri e vini. Nasce nel febbraio 2005 sulla scia di un bando comunale che finanziava la costruzione di 20 enolibrerie. Attualmente ne sopravvivono una manciata soltanto, circa un quarto del totale. Anche la stessa "Contaminazioni" un anno fa ha dovuto cambiar forma per riuscire a fronteggiare la crisi.
Da enolibreria in senso stretto, ha dovuto diminuire gli investimenti sui libri, ed è ora un bistrot con iniziative culturali di gran qualità, come presentazioni di libri, ma la risposta è ancora piuttosto contenuta, nonostante un'offerta pregevole. Vengono anche praticati sconti agli studenti e adottate tesserine promozionali. Ma in generale questo non basta: chi viene per mangiare o bere qualcosa poi non acquista libri, anzi è più probabile che avvenga il contrario. Per tutte le informazioni, si può entare a far parte di una mailing list scrivendo a enolibreria@contaminazioni.net.
La magia di posti come "Contaminazioni" è che può esaudire tanti desideri: mangiare qualcosa di buono in compagnia, trascorrere una serata davanti a un bicchier di vino e trovare un libro particolare, che da tempo si cercava. Un importante luogo di ritrovo in una periferia come quella di Tor Vergata, che non ha molti punti comuni e rischia di diventare un quartiere dormitorio. Per vivere il proprio quartiere e non solo esistere al suo interno, con passività. Credere in un progetto e portarlo avanti. Nella speranza che l'Università di Tor Vergata, dove la domanda di testi di studio rimane spesso inesaurita, possa davvero riuscire a svolgere un ruolo decisivo, fungendo da attrattore sociale e culturale.
Un luogo che può regalare molte emozioni e molte possibilità, che presenta il connubio vincente tra libri e vini. Nasce nel febbraio 2005 sulla scia di un bando comunale che finanziava la costruzione di 20 enolibrerie. Attualmente ne sopravvivono una manciata soltanto, circa un quarto del totale. Anche la stessa "Contaminazioni" un anno fa ha dovuto cambiar forma per riuscire a fronteggiare la crisi.
Da enolibreria in senso stretto, ha dovuto diminuire gli investimenti sui libri, ed è ora un bistrot con iniziative culturali di gran qualità, come presentazioni di libri, ma la risposta è ancora piuttosto contenuta, nonostante un'offerta pregevole. Vengono anche praticati sconti agli studenti e adottate tesserine promozionali. Ma in generale questo non basta: chi viene per mangiare o bere qualcosa poi non acquista libri, anzi è più probabile che avvenga il contrario. Per tutte le informazioni, si può entare a far parte di una mailing list scrivendo a enolibreria@contaminazioni.net.
La magia di posti come "Contaminazioni" è che può esaudire tanti desideri: mangiare qualcosa di buono in compagnia, trascorrere una serata davanti a un bicchier di vino e trovare un libro particolare, che da tempo si cercava. Un importante luogo di ritrovo in una periferia come quella di Tor Vergata, che non ha molti punti comuni e rischia di diventare un quartiere dormitorio. Per vivere il proprio quartiere e non solo esistere al suo interno, con passività. Credere in un progetto e portarlo avanti. Nella speranza che l'Università di Tor Vergata, dove la domanda di testi di studio rimane spesso inesaurita, possa davvero riuscire a svolgere un ruolo decisivo, fungendo da attrattore sociale e culturale.
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