sabato 20 marzo 2010

LEGGERE LEGGERE LEGGERE: UN VERBO DA USARE ALL'INFINITO


di Beatrice Fiaschi

Siamo ormai vicinissimi all'ora X, quella in cui prenderà vita l'interessantissimo progetto "Leggere, leggere, leggere": 26 Marzo 2010. Consiglio, a tal proposito, la lettura di un'intervista realizzata da Mediapolitika ad Alberto Schiariti, giovane promotore del progetto. Per seguire l'evento sul sito ufficiale, cliccate questo contatto http://www.leggereleggereleggere.com/ e diventate fan su Facebook.

In sintesi il 26 Marzo si promuoverà la lettura, con un originale global-bookcrossing: regalare un libro a uno sconosciuto magari incrociato per strada o in metro, tendergli la mano e scambiarci alcune battute. Un libro che per noi ha un significato, con personaggi che abbiamo amato o che comunque ci hanno lasciato un segno.

Il duplice aspetto stimolante di questo evento è dovuto innanzitutto alla promozione della lettura in un Paese come il nostro in cui ancora si legge molto poco e c'è chi pare addirittura andarne fiero. La solita Italia delle contraddizioni, del resto, in cui solo il 6,9% della popolazione si può considerare formata da lettori forti, eppure il mercato dell'editoria libraria fattura più di 5 mld di euro l'anno, che non è pochissimo. Ciò che manca è la cultura del leggere.

Iniziative del genere sanno di carta scritta che attende di essere letta per potersi realmente dispiegare nella sua sensibilità. Perchè l'occhio del lettore ordina frammenti di quelle vite ansimanti di essere conosciute, che vengono fuori dalle pagine, come quelle sagome colorate dei libri per bambini. E dare all'altro un libro che per noi ha significato qualcosa e in qualche modo ha attraversato la nostra esistenza, vuol dire cedere una parte intima del nostro sentire. E da qui l'altro aspetto di enorme rilievo: lo scambio, il dono, anche il semplice prestito di un libro è un gesto comunicativo ed espressivo non indifferente. Un'occasione per poter dire qualcosa.

Il 26 Marzo nella mia borsa ci saranno due libri: uno è quello che sto finendo di leggere e che gira Roma insieme a me, compagno fedele in metropolitana e in tanti altri momenti in cui mi congedo dal rumore della grande città; e l'altro quello che lascerò a chi incontrerò sulla mia strada. Sperando di ricevere in cambio anche io un pezzo di un'altra identità.

LIBRO CONSIGLIATO DELLA SETTIMANA: "Prima che sia notte" di Reinaldo Arenas. Consiglio questo libro a cui ha fatto riferimento di recente anche Saviano e a cui Mediapolitika aveva, qualche tempo fa, dedicato un editoriale. Reinaldo Arenas, personaggio perseguitato nella "Cuba Libre" di Castro perchè artista e perchè omosessuale, imprigionato, torturato, costretto a fuggire dalla sua terra. Cuba amata e Cuba odiata al tempo stesso. E "Before night falls" suona come il malinconico memoriale di chi aveva perfettamente capito che "la bellezza per la bellezza è pericolosa per ogni dittatura".

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