di Alessandra Vitullo
Sembra ormai un ricordo lontano quello della querelle scoppiata, qualche mese fa, sulla mancata estradizione di Cesare Battisti; ormai siamo, giustamente, tutti assorti nelle piccanti ed agitate cronache politiche nostrane; tutti, o quasi tutti. Sembra, infatti, che lo “smacco diplomatico” inferto dal Brasile, tormenti ancora l’assessore all’istruzione della regione Veneto, la leghista Elena Donazzan, donna dalle simpatie “repubblichine”, si vocifera.
È ormai da qualche mese, infatti, che, in Veneto, nel silenzio dei media nazionali, si è scatenata una vera e propria battaglia, evocativamente sintetizzata col nome Il Rogo dei Libri. La disputa vede schierati alcuni politici regionali, provinciali, comunali (di Pdl e Lega), contro gli scrittori che, nel 2004, firmarono un appello dove si chiedeva la scarcerazione di Cesare Battisti.
L’assessora all’istruzione ha chiesto, infatti, che vengano eliminati dagli scaffali delle librerie delle scuole e delle biblioteche, tutti i libri di Valerio Evangelisti, Luigi Bernardi, Christian Raimo, Giuseppe Genna, Marco Philopat, Sandrone Dazieri, Domenico De Simone, Lello Voce, Tiziano Scarpa, Enrico Remmert, Gianfranco Manfredi, Nanni Balestrini, Nicola Baldoni, Cristina Brambilla, Dario Voltolini, Alessandro Bertante, Stefano Tassinari, Giovanni Zucca, Alessandro Mazzina, Giorgio Agamben, Massimo Carlotto, Luca Masali, Rossano Astremo, Ray Luberti, Pino Cacucci, Simone P. Barillari, Loredana Lipperini, Monica Mazzitelli, Biagio M. Catalano, Michele Monina, Mauro Smocovich, Girolamo de Michele, Antonio Moresco, Enzo Fileno Carabba, Vittorio Catani, Gabriella Fuschini, Fausto Giudice, Massimiliano Governi, Giovanni De Caro, Laura Grimaldi, Roberto Saporito, Francesco Cirillo, Tommaso Pincio (Marco Colapietro), Wu Ming… l’elenco continua fino a quaranta nomi, insomma di tutti i firmatari dell’appello pro-Battisti.
Senza la minima esitazione la Donazzan è stata spalleggiata dall’Assessore alla cultura della provincia di Venezia, Speranzon, il quale ha avvertito che il bibliotecario che non rispetterà la lista nera “se ne assumerà la responsabilità” e più che come un avvertimento, questa sembra suonare come una minaccia.
La ridente cittadina trevigiana di Preganziol ha subito messo in atto l’iniziativa regionale. Ferventi bibliotecari hanno già sventolato le tristissime fotografie che immortalano gli scaffali vuoti. Neanche il best seller di Saviano, è sopravvissuto al delirio collettivo: Gomorra è sparito dalle librerie, nonostante la firma di Saviano non appaia nell’appello pro-battisti del 2004. Chissà, forse ci è finito a causa del marasma dovuto all’eccitamento del repulisti, o forse quelle strane affermazioni sulla mafia al nord…forse, chissà…
Premettendo che non si intende entrare nel merito dell’affaire Battisti; premettendo che Battisti è solo uno dei tanti terroristi, degli anni di piombo italiani, per cui il governo brasiliano, come tanti altri, non ha concesso l’estradizione; e che, mentre l’Italia attendeva la “risposta definitiva” sull’estradizione, l’assessore al commercio estero, Marino Finozzi (Lega), proferiva le seguenti parole:
… è da rilevare, quale fattore importante di sviluppo delle relazioni economiche – e turistiche nella fattispecie – il forte legame del Brasile con l’Italia, e con il Veneto in particolar modo, in virtù della presenza di cittadini di origine veneta… che assommano complessivamente a circa sette milioni, e che sono in grado di costituire da soli una domanda turistica potenziale verso la nostra regione [...] Occorre presentare l’identità culturale più profonda del Veneto, il sistema di valori sociali, lo stile di vita e le radici storiche, partendo dagli elementi di vicinanza con il popolo brasiliano (wumingfoundation.com);
… Ed infine, premettendo che gli scrittori brasiliani, firmatari l’appello, non sono stati, giustamente, inseriti nella lista, onde evitare l’ennesima gaffe internazionale; sembrerebbe quasi che potrebbero essere altri i motivi per cui questi autori siano stati messi all’Indice.
Per chi conosce alcuni dei testi di questi scrittori eretici, non sarà difficile capirne le nascoste motivazioni; per chi, al contrario, non ne ha mai sentito parlare, indichiamo qualche link utile per farsi un’idea: carmillaonline.com, wumingfoundation.com, loredanalipperini.blog.kataweb.it
Nel frattempo per chi si trovasse a Venezia e dintorni, sono partite una serie di iniziative dal titolo: Liberi di leggere, liberi di pensare. Quattro appuntamenti previsti per sabato 12 febbraio, due a Mestre e due a Venezia, durante i quali una ventina di “persone-libro” racconteranno o leggeranno brani di opere di autori contemporanei come Cacucci, Biondillo, Dazieri, Evangelisti, Lipperini, Scarpa, Saviano, Senesi, Wu Ming, Carlotto…